,

Ottant’anni fa nasceva l’ONU

bandiere che sventolano al Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite a New York

Ottant’anni fa, il 24 ottobre 1945, entrava in vigore la Carta delle Nazioni Unite, sancendo ufficialmente la nascita dell’ONU, simbolo di una nuova speranza per un mondo devastato dalla guerra.

Le origini dell’ONU e la nascita di un nuovo ordine mondiale

L’idea di un organismo internazionale capace di garantire la pace e la cooperazione tra i popoli nacque durante la Seconda guerra mondiale, quando gli Alleati compresero che la sicurezza futura non poteva più dipendere soltanto dal potere militare. Gli Stati Uniti, usciti dal conflitto come potenza guida, furono i principali promotori di questa visione: la nascita dell’ONU si inserì infatti nello stesso quadro politico e ideale che portò, pochi anni dopo, al Piano Marshall (European Recovery Program del 1947), strumento economico e diplomatico con cui Washington sostenne la ricostruzione dell’Europa occidentale per arginare la povertà e l’espansione del comunismo. In questo clima di riorganizzazione dell’ordine mondiale prese forma l’Organizzazione delle Nazioni Unite, come ricorda Paolo Soddu:

Il trattato entra in vigore il 24 ottobre 1945, […] sancito dalla firma a San Francisco nel giugno 1945 da parte di 50 paesi della Carta che attribuisce all’ONU il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Compongono l’Organizzazione delle Nazioni Unite tre organi: l’Assemblea, il Consiglio di sicurezza e il Segretario generale. Il Consiglio è l’organo di sicurezza del quale fanno parte undici paesi: cinque permanenti – Cina, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica – gli altri eletti a turno.

Il Novecento della Storia della Civiltà europea (a cura di Umberto Eco, Federico Motta Editore).

Ottant’anni dopo 

Nei decenni successivi, l’ONU è stata il principale teatro della diplomazia internazionale: ha promosso missioni di pace, tutelato i diritti umani, sostenuto programmi di sviluppo e creato un linguaggio comune per affrontare le sfide globali. Tuttavia, la rigidità della sua struttura – in particolare il diritto di veto dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza – ne ha spesso limitato l’efficacia. Durante la Guerra fredda, l’ONU divenne terreno di scontro tra blocchi, mentre nel mondo contemporaneo fatica a intervenire con decisione di fronte a conflitti come quelli in Ucraina o in Medio Oriente. Le nuove minacce globali – crisi climatica, disuguaglianze, guerre ibride e migrazioni – impongono oggi una riforma profonda dell’istituzione, che, nonostante lentezze e contraddizioni, rimane l’unico spazio possibile di confronto universale tra gli Stati e continua, pur tra difficoltà, a rappresentare la fragile ma necessaria speranza di un ordine mondiale più giusto e cooperativo.