Superman: la nascita di una leggenda
Risale agli anni Trenta del Novecento il tentativo di creare pubblicazioni specializzate, periodici a fumetti, quelli che negli USA portano il nome di comic book. Nati come raccolte di strisce e tavole periodiche, i comic book si riempiono progressivamente di materiale a fumetti originale, ma non arrivano a costituire un fenomeno di mercato rilevante sino al 1938, anno in cui la casa editrice National [Allied Publications] (poi DC Comics) pubblica la storia di un nuovo personaggio: Superman.
Cosi, nel saggio dedicato al fumetto, pubblicato nel volume del Novecento della collana Historia, Daniele Barbieri introduce il fenomeno Superman che ha origine nel giugno 1938, ben 87 anni fa.
Un eroe venuto dallo spazio: Superman

La copertina del primo numero di Action Comics con la prima storia di Superman, giugno 1938
Una storia di lunga data che inizia del giugno di ben 87 anni fa, quando, appunto, gli Stati Uniti scoprirono un nuovo tipo di eroe. Risale, infatti, al 1938 il primo numero della rivista Action Comics, pubblicato dalla futura DC Comics, che presentava in copertina un uomo in costume rosso e blu che sollevava un’automobile sopra la testa, davanti a passanti terrorizzati. Quel personaggio si chiamava Superman ed era destinato a rivoluzionare per sempre l’immaginario dei fumetti. Creato da due giovani amici dell’Ohio, Jerry Siegel (sceneggiatore) e Joe Shuster (disegnatore), Superman era il frutto di anni di tentativi falliti: i due avevano inizialmente immaginato il personaggio come un cattivo in un racconto breve nel 1933, per poi trasformarlo in un eroe idealista e paladino della giustizia.
Il concept originale univa elementi di fantascienza pulp con riferimenti biblici (il paragone con Mosè, abbandonato da neonato e cresciuto altrove) e suggestioni fantapolitiche. Superman, infatti, nasce come Kal-El, ultimo figlio del pianeta Krypton, spedito sulla Terra per salvarlo da un’esplosione imminente. Adottato da una famiglia di agricoltori nel Kansas, prende il nome di Clark Kent e cresce manifestando man mano poteri sovrumani. Ma ciò che lo distingue non è solo la sua forza: Superman rappresenta un’idea, un ideale di giustizia e speranza in un periodo – gli anni della Grande Depressione – in cui il pubblico aveva bisogno di credere in qualcosa di più grande.
Una leggenda editoriale
Scrive ancora Barbieri nel Novecento di Historia:
Il successo di Superman è immediato e straordinario, e trascina con sé il trionfo della nuova forma editoriale, che assume in breve le caratteristiche di rivista sottile, stampata su carta povera, con molta pubblicità, contenente una o più storie di un solo personaggio o di personaggi tra loro collegati – che mantiene ancora oggi.
Dopo l’esordio su Action Comics #1 (che oggi è tra i fumetti più rari e costosi del mondo, con copie vendute all’asta per oltre 3 milioni di dollari), nel 1939 ottenne una testata autonoma: Superman #1, primo caso di un personaggio dei fumetti a ricevere una rivista tutta sua.
Nel corso dei decenni, Superman è stato protagonista di centinaia di storie, reinventato da autori come John Byrne, Alan Moore, Grant Morrison e Brian Michael Bendis, che ne hanno aggiornato il background, i poteri e il carattere per adattarlo ai tempi.
Da lì in poi, il personaggio diventò una vera e propria icona mediatica: apparve in serial radiofonici, cortometraggi animati dei Fleischer Studios, e persino in film e serie TV già negli anni Quaranta. Il suo personaggio ha ispirato artisti, registi e scrittori in tutto il mondo: da Quentin Tarantino (che in “Kill Bill” riflette sul ruolo dell’identità di Superman) a Umberto Eco, che lo ha definito un “mito moderno”. Superman ha anche influenzato la politica e la cultura pop, diventando ambasciatore dell’UNICEF e simbolo universale di altruismo e speranza. Il suo celebre motto – Truth, Justice and the American Way, oggi spesso aggiornato in Truth, Justice and a Better Tomorrow – è diventato un faro etico per generazioni di lettori.