Ancora una volta l’attenzione dell’opinione pubblica è rivolta al Medio Oriente, e in particolare alla questione dei Curdi nel nord della Siria. In questi anni in cui discute spesso dei rapporti tra Occidente e Oriente islamico, un tema interessante è la filosofia araba medievale e l’apporto che ha dato al pensiero europeo. I pensatori arabi dei secoli VIII-XIII raccolsero infatti l’eredità dei maestri della Grecia antica. Con le loro traduzioni diventarono un importante tramite dall’antichità ai giorni nostri. La filosofia dell’islam è il titolo di un interessante saggio di Cecilia Martini Bonadeo pubblicato su La Filosofia a cura di Umberto Eco e Riccardo Fedriga, pubblicata da Federico Motta Editore.

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La filosofia dell’islam di Cecilia Martini Bonadeo sulla Filosofia a cura di Umberto Eco e Riccardo Fedriga, pubblicata da Federico Motta Editore

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postmoderno

Postmoderno” è uno dei concetti fondamentali per capire l’età che stiamo vivendo. Eppure si tratta di un termine di cui è difficile dare una definizione. Gaetano Chiurazzi ne ripercorre la storia e le tematiche in un saggio pubblicato ne  La Filosofia a cura di Umberto Eco e Riccardo Fedriga di Federico Motta Editore.

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Il postmoderno di Gaetano Chiurazzi sulla Filosofia di Federico Motta Editore

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Il 23 giugno scorso se n’è andata Esther Judith Singer, meglio conosciuta come “Chichita”, moglie di Italo Calvino e custode dell’eredità culturale dello scrittore sanremese. Calvino è stato uno dei massimi autori italiani del Novecento. In quarant’anni ha attraversato le principali tendenze del secolo, dal neorealismo al postmoderno passando per il fantastico e il fiabesco. E proprio a lui è dedicato un interessante saggio di Giulio Iacoli sull’Età moderna di Federico Motta Editore.

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Federico Motta Editore, qual è il valore

«Siamo nani sulle spalle di giganti»: in questo modo i medievali parlavano del loro rapporto con gli antichi Greci e Romani. È una frase che ha avuto molta fortuna nella storia europea e che ha attraversato i secoli. Ma cosa significa? Umberto Eco spiega, nel suo saggio “Nani sulle spalle dei giganti”, storia di un aforisma sul Medioevo di Federico Motta Editore, qual è il valore di questa celebre massima.

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Vincenzo Campi, La cucina, 1580 ca.

‘attenzione italiana per la buona tavola ha origini lontane. Nel Cinquecento la cucina italiana era un punto di riferimento per le corti di tutta Europa. Ma che cosa si mangiava in questo secolo? Alberto Capatti ci porta alla scoperta della cucina italiana dell’epoca nel suo saggio sul volume Il Cinquecento di Historia. La grande storia della civiltà europea di Federico Motta Editore, a cura di Umberto Eco.

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Un'illustrazione dal Milione di Marco Polo

Il Medioevo è comunemente associato all’idea dei cosiddetti “secoli bui”: un’epoca di oscurantismo e decadenza culturale. Ma questa immagine corrisponde davvero alla realtà? Umberto Eco, uno dei massimi intellettuali italiani del Novecento e grande studioso di questa età, nella sua introduzione a Historia. Il Medioevo di Federico Motta Editore mette in guardia dal cadere in questi cliché.

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Parlare di Antichità significa richiamare alla mente la cultura classica dei Greci e dei Latini, le cui opere hanno attraversato la storia dell’Occidente e hanno rappresentato un modello per la nostra arte, la nostra letteratura, la nostra architettura. Ma che cosa significa studiare i classici? Come ci si deve accostare a questa cultura così vicina ma allo stesso tempo così lontana da noi? Nell’introduzione ai volumi di Historia pubblicati da Federico Motta Editore dedicati all’Antichità, Umberto Eco cerca di rispondere a queste domande, fornendoci una chiave di lettura per avvicinarci ai classici.

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A un anno dalla sua scomparsa, Umberto Eco è stato ricordato giovedì 30 marzo, alle ore 18.30, all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi diretto da Fabio Gambaro. Erano presenti esponenti del panorama culturale italiano e francese, che con il grande intellettuale hanno lavorato e vissuto: il semiologo Paolo Fabbri, Mario Andreose, suo storico editor, lo scrittore e traduttore Jean Noël Schifano, gli editori Jean Claude e Nicky Fasquelle, la traduttrice Myriem Bouzaher.

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