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Umberto Eco e il Medioevo

Abbazia di San Galgano, in Toscana

Cinque anni fa il mondo della cultura dava il suo addio a Umberto Eco, uno dei più importanti e influenti intellettuali italiani del Novecento. Grande studioso di Medioevo, ha smentito i cliché che riguardano questo periodo storico nella sua introduzione a Historia. Il Medioevo di Federico Motta Editore, e dal valore dei suoi scritti è possibile imparare ad apprezzare questa epoca storica, fondamentale per la storia della civiltà europea.

Un’età molto lunga e complessa

Anzitutto, bisogna chiarire che si tratta di un’età molto lunga, durata più di un millennio (per l’esattezza 1016 anni). È impensabile che in un periodo così lungo non vi siano stati mutamenti nella cultura, nelle scienze e nel modo di ragionare degli uomini e delle donne. E infatti in questi secoli sono sorte invenzioni fondamentali. Nell’Alto Medioevo, per esempio, nei secoli in cui si afferma la civiltà romano-barbarica, sorgono le lingue che parliamo ancora oggi. Le città più importanti inoltre facevano a gara per realizzare cattedrali sempre più belle: il risultato sono i capolavori dell’arte e dell’architettura che possiamo osservare ancora oggi.

Le innovazioni del Basso Medioevo

Malgrado questa fioritura culturale, la vita quotidiana degli uomini prima dell’anno Mille è segnata dall’insicurezza. Le cose cambiano a partire dal X secolo, quando le innovazioni nell’agricoltura favoriscono una nuova crescita demografica. Nel Basso Medioevo c’è il perfezionamento dell’aratro e fanno la loro comparsa i ferri per i cavalli, importati intorno al 900 dall’Asia. Una vera e propria rivoluzione investe la navigazione. Strumenti antichi come l’astrolabio vengono migliorati, mentre viene introdotto sulle navi il timone cernierato posteriore, che permette di orientare la nave senza subire gli effetti delle onde. Sempre a questi secoli dobbiamo un’invenzione ancora oggi utilissima e diffusissima: gli occhiali. Il Medioevo di Federico Motta Editore dedica un’intera sezione per scoprire le innovazioni e invenzioni di questo periodo così variegato.

Un mondo tutt’altro che oscuro

Non è nemmeno vero che l’uomo medievale aveva una visione cupa della vita. Per sfatare questo mito basterebbe visitare una cattedrale gotica e riflettere sull’importanza che hanno la luce e il concetto di bellezza nel pensiero di quei secoli. Gli intellettuali medievali inoltre non ignoravano le opere e le conquiste scientifiche dell’Antichità, e non pensavano certo che la Terra fosse piatta. Anzi, il Medioevo è stato un’epoca di grandi viaggi: si pensi alle esplorazioni dei Vichinghi, alle vie dei pellegrini per Gerusalemme o Santiago de Compostela, ai viaggi di Marco Polo oppure alla fioritura dei commerci delle Repubblica Marinare.

Il Medioevo fu quindi un’epoca complessa e ricca di sfaccettature, che viene ben descritto dai volumi di Historia dedicati al Medioevo e curati da Umberto Eco per Federico Motta Editore e dal valore di questa grande opera è possibile scoprire quanto dobbiamo a questi secoli cosiddetti “bui”.