La figura del papa, dal Concilio a Francesco

In questi giorni i media hanno seguito il viaggio di papa Francesco in Mongolia. La figura del papa è notevolmente cambiata nel corso dei secoli, e si è rinnovata ulteriormente a partire dal Concilio Vaticano II. All’evoluzione del pontificato negli ultimi decenni sono dedicate varie pagine dell’introduzione a I protagonisti della cristianità, pubblicata da Federico Motta Editore.

L’introduzione a I protagonisti della cristianità di Federico Motta Editore

Come è cambiata la figura del papa

Come scritto nell’introduzione a I protagonisti della cristianità di Federico Motta Editore:

Con il concilio Vaticano II si affermava una nuova ecclesiologia – più comunitaria e meno monarchico-assolutistica – e la Chiesa cattolica non si concepiva più come istituzionalmente isomorfa agli Stati nazionali ma, se mai, all’ONU […], pertanto direttamente e fortemente impegnata per la pace e per la giustizia nel mondo.

Questa trasformazione investì anche la figura del pontefice. Dal 1523 (da Clemente VII) i papi che si erano succeduti erano stati tutti italiani. Un primo segno di cambiamento fu il fatto che, a partire dal 1978, dopo il breve pontificato di Giovanni Paolo I, si sono avuti tre papi non italiani. Con il polacco Giovanni Paolo II, personalità carismatica, il papato ha ricevuto vasta visibilità internazionale attraverso i media. Il tedesco Benedetto XVI, suo stretto collaboratore, ne ricevette l’eredità e dovette affrontare vari problemi. Nel 2013 venne poi papa Francesco, il papa argentino, venuto dalla «fine del mondo», che ha riportato l’attenzione sulle periferie del mondo.

La Mongolia e gli altri viaggi di papa Francesco

Un altro elemento di novità furono i viaggi apostolici del papa fuori dall’Italia. A inaugurarli fu Paolo VI, che non a caso fu ribattezzato dalla stampa il «papa pellegrino». Un grande viaggiatore fu però anche Giovanni Paolo II, che in oltre 25 anni di pontificato compì 104 viaggi apostolici e visitò in totale 127 paesi oltre l’Italia. Quello in Mongolia di papa Francesco è stato il suo 42° viaggio apostolico. In precedenza aveva visitato, tra gli altri: Brasile, Terra Santa, Corea del Sud, Cuba e Stati Uniti, Messico, Svezia, Polonia, Kenya, Uganda, Birmania, Bangladesh, Cile, Perù, Canada e molti altri. Uno dei più importanti fu forse quello del 2021 nell’Iraq devastato dalla guerra. Nei mesi scorsi, invece, era stato in Portogallo in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Anche questo un segno della nuova ecclesiologia, più comunitaria e aperta all’universalità della Chiesa.