Trent’anni dalla caduta del muro di Berlino

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Il 9 novembre la Germania ha celebrato i trent’anni dalla caduta del muro di Berlino, che dal 1961 al 1989 divise l’attuale capitale tedesca in due parti. Ne ripercorriamo la storia della edificazione attraverso i saggi dell’Età moderna di Federico Motta Editore, a cura di Umberto Eco.

Una città divisa

Il 1945 è considerato la Stunde Null, l’ora zero della storia tedesca. Dopo la sconfitta nella seconda guerra mondiale, il paese fu diviso dalle potenze vincitrici in due Stati: la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), che gravitava nell’orbita sovietica, e la Repubblica Federale Tedesca (BRD), controllata dagli USA e dalla forze loro alleate. Entrambi gli Stati fondavano la loro legittimità sull’opposizione al nazismo. Berlino, che aveva smesso di essere capitale, era anch’essa divisa in due blocchi. La conferenza di Londra nella quale le forze occidentali si confrontarono sulla questione tedesca (febbraio-marzo 1948) provocò le ire della Russia, che la interpretò come un tentativo di escluderla dalla discussione. Mosca attuò quindi un blocco stradale e ferroviario della città. Dal giugno 1948 al maggio 1949, i sovietici interruppero le comunicazioni terrestri tra Berlino Ovest e la Germania Ovest. La risposta degli occidentali fu un ponte aereo per approvvigionare la città.

La costruzione del muro di Berlino

Tutto ciò ebbe ovvie conseguenze sulla vita della popolazione. La tensione nella città crebbe rapidamente, e nel giugno 1953 le truppe sovietiche soffocarono nel sangue una rivolta operaia. Tra il 1949 e il 1961 circa 2,7 milioni di tedeschi lasciarono Berlino Est per migrare a Ovest. Per frenare l’esodo, il 12 agosto 1961 il governo della DDR annunciò un giro di vite nei controlli dei confini con la zona ovest, con l’intenzione dichiarata di impedire le attività ostili degli occidentali. Il giorno dopo, alle prime ore del mattino, furono eretti i primi sbarramenti provvisori ai confini del settore sovietico verso Berlino Ovest. Sorgeva così il muro di Berlino, destinato a durare per ventotto anni.